Caso Garlasco, consulenti divisi: certezze e dubbi sull’impronta 33
Il caso Garlasco continua a tenere banco nelle cronache giudiziarie, con il ritorno in scena dell’impronta 33. La scoperta di un’impronta di una mano…

Il caso Garlasco continua a tenere banco nelle cronache giudiziarie, con il ritorno in scena dell’impronta 33. La scoperta di un’impronta di una mano sul muro ha riaperto le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, portando a una nuova svolta nel caso.
La Procura di Pavia ha fatto appello a consulenti esperti per analizzare l’impronta e stabilire la sua rilevanza ai fini dell’indagine. Tuttavia, i consulenti sembrano essere divisi sulle conclusioni da trarre: da un lato, ci sono coloro che credono che l’impronta possa essere la chiave per risolvere il caso, mentre dall’altro ci sono dubbi sulla sua reale importanza.
La novità dell’impronta 33 ha portato alla convocazione del nuovo indagato Andrea Sempio, il quale però si è sottratto all’interrogatorio lo scorso 20 maggio. La Procura di Pavia sperava di mettergli davanti la presunta “pistola fumante” che potesse collegarlo all’omicidio di Chiara Poggi.
Il caso Garlasco continua dunque a essere al centro dell’attenzione mediatica, con interrogativi e incertezze che si alternano alle nuove scoperte. Resta da vedere come si evolverà la situazione e se l’impronta 33 sarà davvero la svolta tanto attesa nel caso.