The Crown: Finale della serie. La nostra recensione
E’ terminata anche the Crown. Dall’ascesa di Elisabetta II fino alla morte di Diana, la storia di una grande regina

E’ terminata anche The Crown. Dall’ascesa di Elisabetta II fino alla morte di Diana, la storia di una grande regina
“Mi piacerebbe essere Regina nei cuori delle persone, ma non mi vedo come Regina di questa Nazione”
Lady Diana Spencer
Principessa del Galles

Per la Rubrica ‘Cose Serie’ inauguriamo l’anno con il finale di stagione di The Crown.
Anche questa serie è terminata. Arrivata sugli schermi il 4 Novembre del 1996, abbiamo vissuto l’ascesa di una giovane e stupenda regina Elisabetta II ( Claire Foy) e della sua lunga vita.
Abbiamo conosciuto i vari primi ministri che l’hanno affiancata, pagine di Storia che ci hanno fatto riflettere,
le sue difficoltà a portare il peso della Corona ed i continui e presunti tradimenti del marito Filippo.
Abbiamo visto l’esuberante Margareth, una regina Madre infelice di aver perduto il suo status quo,
un giovane Carlo che si preparava ad essere re ma il suo animo letterario lo portava lontano dal formare un carattere più pragmatico.
Ora ci soffermeremo sulla parte finale della sesta stagione.
Nella scorsa stagione abbiamo visto come la Regina fosse legata ad un materialismo arcaico che la portava anche confrontarsi con il Parlamento per le spese eccessive.
Una donna che viveva una crisi interiore, dovuto al fatto che un bilancio venga sempre fatto ad un certo punto nella vita.
La prima parte, come abbiamo già esaminato, è stata più lenta, forse più noiosa agli occhi dei telespettatori che hanno riservato il loro accanimento nella seconda parte.
Tutti, anche noi, aspettavamo il famoso ingresso del personaggio di Lady Diana. Già presente nella serie, dal momento del matrimonio con Carlo,
dell’arrivo dei bambini e dei continui litigi perché non si sentiva amata.
La ‘principessa triste’ che conquistava i cuori di tutti mentre Carlo non se lo filava nessuno.
In questa stagione, Diana ha già conosciuto Dodi Al – Fayed e la seconda parte inizia proprio da quel tragico incidente del 31 Agosto 1997.
Lady Diana perde la vita a Parigi. Il mondo intero si ferma perché ha perso la sua vera principessa.
Tutti, anche noi, aspettavamo il famoso ingresso del personaggio di Lady Diana.
Già presente nella serie, dal momento del matrimonio con Carlo, dell’arrivo dei bambini e dei continui litigi perché non si sentiva amata.
La ‘principessa triste’ che conquistava i cuori di tutti mentre Carlo non se lo filava nessuno.
In questa stagione, Diana ha già conosciuto Dodi Al – Fayed e la seconda parte inizia proprio da quel tragico incidente del 31 Agosto 1997.
Lady Diana perde la vita a Parigi. Il mondo intero si ferma perché ha perso la sua vera principessa.
Detto ciò inizia una serie di dialoghi con se stessa del passato, in cui il confronto con il presente è davvero duro.
La trama è stata veritiera alla vita reale, con un giovane William che va al College e conosce Kate; un Harry ribelle e con fatti di cronaca annessi.
Gli sceneggiatori hanno voluto riprodurre in maniera equilibrata ciò che è stato possibile scoprire della royal family non urtando la sensibilità dei protagonisti.
Si è puntato molto sulla qualità e poco sul gossip, proprio per elevare gli standard del prodotto anche se le ultime due stagioni hanno avuto un calo proprio perché quest’introspezione sui personaggi ha rallentato i ritmi.
Forse il pubblico sperava in spoiler romanzati ma molti hanno gradito l’evoluzione dei personaggi sino all’età adulta.
Lo stesso Carlo che da giovane sognatore diventa un uomo capace di imporsi sulle future scelte della sua vita fino a chiedere la Corona alla madre, che, diligentemente, rifiuta l’offerta.
Molti hanno escluso gli altri personaggi dalla Storia ma un plauso andrebbe anche al giovane Filippo a cui la serie ha dedicato molti episodi e di come voleva rilevanza a corte fino a diventare un degno compagno per Elisabetta.
Gli autori, gli sceneggiatori e gli attori stessi hanno voluto in qualche modo dimostrare le fragilità dei personaggi ma anche la loro voglia di fare di più.
C’è la malsana abitudine di pretendere perfezione da coloro che sono in alto forse perché sembrano non raggiungibili ma dietro ogni ruolo c’è un essere umano fatto di fragilità.
Come dovrebbe sentirsi Kate di fronte al continuo gossip che vede protagonista William e la presunta amante?
Ovviamente, sono voci di corridoio lasciate trapelare da qualcuno che ha violato la privacy dei futuri sovrani ma ciò non toglie che ci sono delle vite da proteggere.
La serie è stata strutturata bene proprio perché si è dedicato del tempo alla crescita di ogni personaggio, nello studio e nell’interpretazione di ogni fragilità che ognuno aveva.
(Perché Margareth beveva? Ve lo siete mai chiesti?)
A tratti, The Crown, è stata lenta e poco motivante ma era da transizione per il gran finale che, a detta nostra, è stato emozionante.
Una Regina, una bambina, una giovane donna, una moglie, una madre, una sorella, una figlia.
Potremmo continuare con i ruoli da attribuire alla nostra Elisabetta, che se pur non sempre perfetta, è stata spettacolare.
Un plauso agli attori che hanno partecipato alla serie, ecco alcuni nomi :
Claire Foy, Olivia Colman e Imelda Staunton, le nostre regine;
Matt Smith, Tobias Menzies, Jonathan Pryce, il Principe consorte,
Elizabeth Debicki nel ruolo di Lady Diana,
Helena Bonham Carter nel ruolo di Margareth e tutti gli altri attori che hanno reso ogni personaggio unico e adeguato alla storia.