Libia, il ‘ricatto di Haftar’ dietro la cacciata della delegazione Ue con Piantedosi

La tensione in Libia è salita alle stelle con l’ennesimo gesto provocatorio del generale Haftar, che ha fatto scattare il ‘ricatto’ contro la delegazi…

La tensione in Libia è salita alle stelle con l’ennesimo gesto provocatorio del generale Haftar, che ha fatto scattare il ‘ricatto’ contro la delegazione dell’Unione Europea, composta anche dal ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi.

Secondo fonti libiche a Tripoli, Haftar ha respinto la delegazione europea a Bengasi con l’accusa di violazione delle norme diplomatiche. Questo gesto ha scatenato una nuova ondata di preoccupazione per la stabilità del Paese nordafricano, già martoriato da anni di guerra civile e instabilità politica.

Il comportamento di Haftar è stato definito come un ricatto nei confronti dell’Europa, che cerca di mediare e trovare una soluzione alla crisi libica. La comunità internazionale guarda con apprensione a questi sviluppi, temendo che possano compromettere ulteriormente la situazione nel Paese.

La presenza del ministro Piantedosi nella delegazione europea sottolinea l’importanza strategica della Libia per l’Italia, sia dal punto di vista politico che economico. La diplomazia italiana dovrà ora lavorare per trovare una soluzione pacifica a questa crisi e garantire la stabilità nella regione.

Resta da vedere come evolverà la situazione in Libia e se la comunità internazionale riuscirà a trovare una soluzione per porre fine a questa spirale di tensione e violenza.

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